News ed
eventi - Dicembre 2010
Associazione utenti, un concorso di idee
Siamo un gruppo di utenti, operatori, cittadini e familiari,
nato nell’ambito del progetto Social Point, che da tempo facilita il
protagonismo di ognuno di noi fino ad arrivare a costruire una Associazione che
sensibilizzi alla salute mentale come risorsa. L’altro giorno ad alcuni di noi è venuta l’idea di scrivere ad un’amica
immaginaria, per raccogliere idee per il nome ed il logo dell’Associazione … ne
è uscito un concorso a cui potresti partecipare anche tu!! Cara Alice,
in
questi ultimi 3 anni tante cose belle sono successe a tanti di noi,
utenti, famigliari, operatori, cittadini attivi variamente legati al
mondo del disagio psichico. Una
delle più belle è l’imminente nascita di un associazione di
utenti che vedrà il coinvolgimento di cittadini ma anche di
operatori e famigliari che come liberi cittadini avranno voglia di
mettere a disposizione la loro competenza esperienziale o di studio. Alcuni
eventi fortunati ci hanno indubbiamente spianato la strada ma nessun
evento per quanto appunto fortunato ci avrebbe mai portato ad una
formula associativa come quella pensata se in questi ultimi 3 anni non
avessimo costruito con pazienza e passione, in tante diverse
esperienze, quello che abbiamo iniziato a chiamare “Fare Assieme”. L’idea
che ha mosso la nascita di un’associazione parte da quelle
esperienze, dalla voglia di far conoscere sempre più la salute mentale
e quel lato positivo, di risorsa che ha. Ecco allora l’idea di
un’organizzazione che possa informare il territorio, agire sulla
prevenzione, facilitare l'integrazione dei cittadini con disagio
psichico nel proprio paese di appartenenza; essere garante della
valorizzazione del sapere esperienziale delle persone con disagio e dei
loro famigliari. In tanti ci hanno regalato frasi bellissime dopo il secondo incontro nazionale di parole ritrovate qui a Modena:
“Sto
piangendo dalla commozione dalla gioia, dalla felicità. Ieri ho passato
una magnifica giornata e mai avrei creduto fino a qualche anno fa che
questo sarebbe stato possibile.”
“Voi
La nascita del social a molti di noi ha cambiato la vita, e per quanto
mi riguarda mi ha fatto maturare, ha cambiato i miei rapporti con il
CSM. È stata una grande giornata quella di sabato, sono contenta di
aver partecipato. torni a casa con più carica ed una grande voglia di
fare tante cose.”
“Gli
interventi erano interessanti e avevamo tanto da dire che si aveva
l'impressione non ci fosse abbastanza tempo per ascoltare tutti. Il
Convegno é servito soprattutto a condividere esperienze di vita, a
coinvolgere tante persone, a raccontarci le nostre storie di famiglia,
di lavoro, di salute e di fiducia nel presente e nel futuro.”
La nostra Associazione vivrà di queste esperienze e delle idee che ci sono dietro. Ciascuno
di noi, in quanto portatore della sua personale esperienza, è portatore
di un sapere e sarà da un intelligente scambio dei nostri diversi
saperi che diventeremo tutti più sapienti. Ciascuno di noi, pur con
tutti i suoi problemi, è risorsa e positività.
Alice, queste righe sono indirizzate a te che ci leggi ed a chi come te vorrà farsi coinvolgere.
Vorremmo condividere il nome dell’Associazione ed il logo.
Per
far questo abbiamo indetto un concorso. Una commissione valuterà i
materiali; il primo premio è un buono, del valore di 100€, che
permetterà di partecipare ad attività in rete con Social Point ed il
territorio. Quindi grazie se ci farai avere il tuo contributo mandandoci un’idea di nome ed un’idea di logo entro le 13 del 10 Dicembre 2010.
Il vincitore sarà proclamato mercoledì 15 dicembre 2010 ore 20.30 presso lo Spazio “la tenda” in occasione della proiezione del documentario “Muyeye”. Scadenza: ore 13 del 10/12/2010 Inviare i materiali a: Social Point Centro Servizi per il Volontariato — Viale Cittadella 30 41123 Modena oppure a info@socialpointmodena.it Per maggiori informazioni tel 059—212003 www.socialpointmodena.it http://www.facebook.com/radioliberamente.modena Muyeye, una sana follia africana
Mercoledì 15 Dicembre 2010 ore 20.30
presso La Tenda di Viale Molza -Modena
Social Point presenta:
"Muyeye
è un villaggio polveroso sulla costa del Kenya. In una capanna
di fango vive la famiglia di Nebat Jumba che si mantiene
spaccando sassi. Un giorno a Muyeye arrivano dei bianchi, eccentrici ma
diversi dai soliti turisti. Sotto il vecchio baobab i nuovi venuti
raccontano storie di malattia mentale, ma promettono anche di costruire
una scuola professionale gratuita e aperta a tutti. E' il germoglio di
un'amicizia che legherà due mondi distanti, eppure accomunati
dall'essere esclusi: i bianchi "matti" marchiati dal pregiudizio, i
neri tagliati fuori dalle risorse e dal futuro. Ma Nebat ha un motivo
in più che lo lega ai nuovi amici: Riziki, la sua seconda moglie
e madre dei suoi quattro figli, è tornata al villaggio dei
genitori perché considerata pazza. Un documentario sulla follia
e sull'Africa che dimostra come anche i "matti" possano cambiare
il mondo".
Juliane R. Biasi: “Fin dall’inizio del
mio coinvolgimento come documentarista nel progetto di costruire una
scuola a Muyeye ho sentito che il mio compito non era soltanto
raccontare e “celebrare” lo sviluppo di un progetto di
cooperazione, ma soprattutto documentare gli eventi umani conseguenti
all’incontro di due mondi lontani e diversi, i
“matti” italiani e gli africani nella loro dimensione. Quando
sono arrivata in Kenia non avevo un preciso schema narrativo nella
testa, ma avevo il cuore aperto nell' osservare e ascoltare quello che
la vita mi portava.”
Sergio Damiani: “La
storia di Nebat ha legato i frammenti di questo film dando un senso
compiuto al documentario. Lui ci ha accolto nella sua capanna, ci ha
offerto il suo cibo, ci ha presentato senza pudori la malattia di
Riziki. Tra le tante scene emozionanti, forse quella più
sorprendente l’abbiamo vissuta in cava. In quella buca bestiale,
dove Nebat e un gruppo di donne spaccano sassi, ho sfiorato la magia
dell’Africa. Una lavorante ha iniziato a cantare. Poi
un’altra. E un’altra ancora. Qualcuno batteva il tempo con
un barattolo. In un attimo l’inferno è diventato un luogo
traboccante di vita. Là dove sembrava di cogliere solo immagini
di rassegnata disperazione, c’era invece intatta la forza di
questa gente”.
Al termine del film racconto a più voci dei partecipanti dell'avventura africana
Social
Point - viale Cittadella 30, 41100 Modena
email: info@socialpointmodena.it
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